La missione APOLLO che ha confermato Babbo Natale

Apollo 8 è forse una delle missioni spaziali più interessanti e iconiche, seconda solo a quella dell’allunaggio. Erano le 12 e 51 del 21 dicembre che concludeva il 1968, un anno teso e difficile per gli Stati Uniti e il mondo intero.

Manifestazione di protesta sul podio dei 200 metri alle olimpiadi di Città del Messico 1968 per il riconoscimento dei diritti civili per gli afroamericani (credit: History.com)

A gennaio era scattata l’offensiva del Têt che aveva inasprito la guerra in Vietnam, a marzo era scomparso Jurij Gagarin in un incidente aereo, Martin Luther King e Robert Kennedy erano stati assassinati, a Città del Messico l’esercito aveva sparato sulla folla uccidendo oltre cento persone durante una manifestazione studentesca 10 giorni prima dell’apertura della XIX Olimpiade e il 20 agosto le truppe del Patto di Varsavia avevano messo fine alla Primavera di Praga entrando armate in città. In tutto il mondo studenti e giovani manifestavano chiedendo maggiori diritti civili e politici.

Sonda Zond 5 dell’Unione Sovietica 1968 (credit: russianspaceweb.com)

La missione dell’Apollo 8 era di fondamentale importanza per poter mettere piede sulla Luna entro il la fine del decennio, come sognato da Kennedy. Il Saturn V si sarebbe staccato da terra e avrebbe permesso agli uomini dell’equipaggio di raggiungere per primi la Luna, orbitare intorno al nostro satellite una decina di volte e tornare salvi sulla terra. Nel settembre 1968 la capsula sovietica Zond 5 era riuscita nello stesso intento con all’interno delle tartarughe russe e altre piccole creature viventi preoccupando gli Stati Uniti che avrebbero potuto riuscirci a breve con un equipaggio umano.

In piedi l’equipaggio dell’Apollo 8 e in ginocchio l’equipaggio di riserva (credit: National Air and Space Museum)

L’equipaggio scelto per la missione era comandato da Frank Borman, dal suo compagno di volo di Gemini 7 Jim Lovell (che sarà poi protagonista e comandante della missione Apollo 13) e William Anders al suo primo e ultimo volo per la NASA. Curioso era l’equipaggio di riserva che avrebbe poi svolto, durante la missione, il ruolo di CAPCOM (cioè gli astronauti che parlano con la navicella dal centro di Comando di Houston). Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Fred Haise. Michael Collins sarebbe dovuto partire come pilota, ma a causa di un intervento chirurgico all’orecchio venne sostituito da Jim Lovell.

Charles Lindbergh e lo Spirit Of Saint Louis, il primo volo transoceanico (credit: PBS.com)

La notte prima del lancio ricevettero la visita dei coniugi Lindbergh che raccontarono loro come avessero usato uno spago su un mappamondo per calcolare il carburante necessario a percorre la distanza da New York a Parigi. Tutto quel combustibile usato per lo storico volo fu poi soltanto un decimo di quello bruciato ogni secondo dal Saturn V.

I membri dell’Apollo 8 conseguirono diversi record: furono i primi esseri umani ad attraversare le fasce di Van Allen, furono i primi ad abbandonare l’orbita terrestre, a vedere coi propri occhi il lato oscuro della Luna e a veder sorgere la Terra dall’orizzonte di un altro corpo celeste. In particolare, Anders scattò diverse foto di questo fenomeno e una di queste, conosciuta come Earthrise, venne scelta da Life come una delle cento fotografie più significative della storia. Quella stessa foto è diventata poi un simbolo per tutta l’umanità: la Terra era come una piccola nave a forma di globo azzurro che navigava nell’oscurità dello spazio, sulla quale tutta l’umanità viveva come un unico equipaggio. La foto fu usata anche come manifesto dei futuri movimenti ambientalisti.

Earthrise: la foto che ritrae la Terra vista per la prima volta sorgere da un corpo celeste (credit: NASA)

Le curiosità sull’Apollo 8 non sono per nulla terminate, ma per concludere ricordiamo che l’equipaggio di quella missione, durante la notte della vigilia di Natale, rivolse un messaggio a coloro che erano sulla Terra: lessero i primi passi della Genesi (il libro comune alle tre principali religioni monoteiste) e augurarono un Buon Natale a tutti i terrestri. Jim Lovell il 25 dicembre, dopo aver concluso l’ultima manovra per ritornare sulla Terra, annunciò: “Please be informed, there is a Santa Claus” e Ken Mattingly dal CAPCOM rispose: “That’s affirmative, you are the best ones to know”.

Lettura della Genesi da parte dell’equipaggio di Apollo 8

Please be informed, there is a Santa Claus

Paolo Romagnoli

Lavoro con la cooperazione internazionale, ma principalmente lo faccio per poter sdraiarmi a vedere stellate sempre diverse in giro per il mondo. Da sempre appassionato di storia delle missioni spaziali, ascoltatore seriale di podcast e cercatore degli aneddoti più strani e curiosi che poi sento il bisogno di raccontare a tutti. Da piccolo volevo fare l’astronauta, ma al liceo ho capito che la fisica e la matematica non erano per me. Amo la divulgazione in qualsiasi forma, anche se preferisco quella fatta a voce davanti a una buona birra.

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