SINFONIE QUANTISTICHE
Più di quanto immaginiamo le equazioni della fisica sono simili alle note di un pentagramma, esse descrivono la Natura così come uno spartito trascrive la musica. Sarà forse per questo che può capitare che uno scienziato e un musicista si trovino in situazioni simili e debbano affrontare analoghe difficoltà, come un mistero inaccessibile da risolvere. Fu quasi cent’anni or sono che le menti più brillanti dell’epoca si riunirono per affrontare uno dei più grandi enigmi della storia dell’uomo, la fisica quantistica. Poche conoscenze frammentate, dati sperimentali inspiegabili, una situazione incerta e confusa aggravata dall’indeterminazione delle ipotesi, come fosse una nebbia che cela una verità nascosta. Questo fu esattamente anche il sentimento di Luciano Berio lavorando a un componimento basato sui frammenti della Decima Sinfonia di Schubert, un’opera incompiuta di cui si avevano solo poche tracce musicali isolate. Nella scienza come nella musica la ricerca ha fornito il nesso che sfuggiva tra le variabili, un mondo di spazi pieni e di vuoti che costituiscono le transizioni tra gli stati armonici e quelli fisici. La soluzione definitiva forse non è ancora stata trovata, ma in questo spettacolo il direttore d’orchestra Ruben Jais e l’astrofisico Simone Iovenitti disgregheranno la musica e la fisica nei loro intimi costituenti, alla scoperta delle analogie che si possono trovare tra questi due mondi. Sarà la musica a condurci dal cuore degli atomi fino ai confini dell’universo, grazie alle spiegazioni dei conduttori e all’Orchestra Sinfonica di Milano che eseguirà “Rendering” di Luciano Berio.