La particella Oh-My-God

Il 15 ottobre 1991, l’osservatorio di raggi cosmici Fly’s Eye (USA) ha registrato una particella con la più alta energia mai registrata fino ad allora. Non si sa dire con certezza di che tipo fosse, ma per via dello stupore passò alla storia come la “OMG-particle” (On-My-God).

Per i più tecnici, l’energia di questa particella è stata stimata in (3.2+/-0.9) × 10^20 eV, equivalenti a 51+/-14 J, la stessa energia di una pallina da baseball di 140 grammi che viaggia a 94 km/h.

Se assumiamo che la OMG fosse un protone (la specie di particelle più abbondante nei raggi cosmici) ricaviamo che la sua velocità era pari al 99.99999999999999999999951% della velocità della luce. Questo significa che rispetto a un fotone la OMG perdeva 1 cm ogni 215 mila anni. Calcolando il fattore di Lorentz della OMG si ricava la sua dilatazione temporale relativistica: ogni secondo di questa particella equivale a 10 mila anni per noi sulla Terra.

Particelle così energetiche sono molto rare, ma dopo la OMG ne sono state registrate altre, confermando così le misurazioni. Gli astrofisici di tutto il mondo sono oggi al lavoro per riuscire a comprendere i processi che producono particelle di tale energia.

Simone Iovenitti
Nato a Milano e da sempre appassionato di musica e alpinismo, decide poi di dedicare i propri studi all’astrofisica. Dopo la laurea magistrale in fisica lavora sul lensing gravitazionale e sulla polarizzazione del fondo cosmico a microonde lungo la strada del dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano. Attualmente è concentrato sul progetto ASTRI dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e si impegna nella divulgazione della scienza tramite l’associazione “PhysicalPub” per continuare a coltivare e trasmettere la passione per le stelle.
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